STORIE DI LIBRERIA…
Roma, Feltrinelli Centro Comm.le Cinecittà2, domenica 12 giugno. Intorno alle 11 del mattino.
Racconto in trenta secondi quello che si può raccontare de La zanzara dagli occhi di vetro a una ragazza. Lei si convince, lo prende, io autografo con dedica il libro. Due o tre ore dopo mi contatta su Messenger, ha quasi terminato la lettura, le mancano una quarantina di pagine. Ha centrato Valentino, ha ingoiato il romanzo, è entusiasta. Mi sorprendo. Ci scambiamo altri messaggi.
Verso le sei del pomeriggio, mi ringrazia per il regalo che le ho fatto e mi dice di voler regalare una copia a un suo caro amico, ma le dispiace che la copia dell’amico non avrà autografo e dedica. Le rispondo che per un’altra oretta abbondante sarò ancora in Feltrinelli. Lei ormai è sul divano, a casa sua, a concludere La zanzara. Mezz’ora dopo si ripresenta in libreria, acquista la copia per il suo amico, io autografo e dedico pure questa seconda copia. Poi, la sera, rientrato anch’io a casa, continuiamo a chattare parlando di Valentino, del plot, dei vortici del romanzo.
Lei si chiama Sara, e probabilmente (anzi, sicuramente) si riconoscerà. E io a Sara devo una delle emozioni più forti mai ricevute da quando scrivo.
Grazie di cuore, Sara.
AV