Non è stato né semplice né breve.
Sono trascorsi tre anni da quando Tonio Sgreda (lo pseudonimo usato nel romanzo, n.d.a.) mi contattò tramite un amico comune e mi chiese di ascoltare e scrivere la sua storia vera. Vera, sì, perché ciò che è scritto in TRINACRIME è realmente accaduto, a personaggi effettivamente esistiti o esistenti, anche quando coperti da nomi in parte variati o del tutto fittizi.
Tre anni impiegati, in un primo momento, a registrare, riascoltare, studiare, analizzare e approfondire. Tre anni impiegati, in una seconda fase, a scrivere trecento pagine di cuore, sangue e passione, con la compagnia del dialetto e dell’aria di Sicilia. Poi le revisioni iniziali e la rilettura, mia e del solito gruppo di amici e collaboratori fidati, prima di un paio di passaggi di editing accurato a quattro mani con Serena Isa Coppola. Infine la ricerca di un editore importante che credesse in questo romanzo e ne facesse un libro diffuso, conclusasi con il felicissimo approdo sulle sponde di Imprimatur Editore.
Da quel momento il libro ha subito altre revisioni, tagli e variazioni infinite, fino ad arrivare alla sua versione definitiva, quella da mandare in stampa. Ora aspettiamo di vedere, a strettissimo giro, il risultato materiale di questi tre anni di fatiche ed emozioni continue, rappresentato da un libro a tutti gli effetti, per poi presentarlo un po’ ovunque in giro per l’Italia. Attendiamo l’uscita di TRINACRIME e del suo booktrailer, che stiamo confezionando con il sottofondo delle musiche esaltanti di Maurizio Curcio e della voce inebriante di Oriana Civile. Aspettiamo, dopo tre intensi e lunghissimi anni…
Una anticipazione su TRINACRIME, Storia di un pentito di mafia:
Il libro ripercorre la vita di Tonio Sgreda, da bambino di borgata catanese alle prime esperienze della fuga
a Milano, passando per l’ingresso in Cosa Nostra e l’ascesa, fino alla caduta finale. Uno squarcio di luci e ombre sulla mafia siciliana, in particolare catanese, degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, sui suoi foschi protagonisti e su quei coraggiosi antagonisti che hanno perso o rischiato la vita inseguendo l’idea di una giustizia equa ma che purtroppo, nella realtà, ha spesso svelato contorni assai più distorti.
Un romanzo ricco di colpi di scena e suggestioni, in quella terra meravigliosamente imperfetta chiamata Sicilia e in quel suo lembo di sole e di mare che è Catania. Una vicenda umana nel corso della quale odiare
e amare acquistano spesso un’analoga logica, dove male e bene, condanna e assoluzione, si sovrappongono in maniera tale da rendere indefiniti, alla fine del cammino, persino vincitori e vinti, lontani da qualsiasi stereotipo. In un incontro all’inizio del 2013 tra il protagonista e l’ex magistrato catanese Emiliano Cosentino, Tonio narra la sua vita all’ex giudice. All’interno di tale cornice si dipana il racconto della storia
di Sgreda, da bambino a uomo adulto, alternando i momenti fra i due uomini al racconto vero e proprio.