Luca Giangiacomi, 05 Dicembre 2012
Fremevo dalla voglia di leggere il nuovo libro di Alessandro Vizzino, dopo SIN gli standard narrativi che pretendo da questo autore sono elevati e debbo riconoscere che La culla di Giuda non ha tradito le mie aspettative. Il ritmo del romanzo è incalzante, fatto di dialoghi ironici ed enigmatici. Si percepisce il lavoro di ricerca di Vizzino, che ha voluto arricchire la storia di una serie di riferimenti storici che rendono il libro ricco e intrigante. I caratteri dei personaggi sono ben delineati, come quello di Valentino Mastro, abile investigatore privato dal passato burrascoso. Oppure come quello di Lidia, poliziotta integerrima e dolce metà di Valentino. I colpi di scena si susseguono dall’inizio alla fine del libro, la trama è avvincente e mai banale. I luoghi di ambientazione del romanzo sono in parte quelli nostrani: Rimini, Roma, Venezia, Messina, etc. Vi sono però numerosi e intelligenti “agganci” europei in grado di confezionare un’opera di pregevole fattura. Infine due parole sul libro come bene materiale. La copertina è accattivante, l’impaginazione adatta alla lettura e la stampa di livello professionale. In conclusione bravo Vizzino, non delude mai.